Cripta
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Sotto il presbiterio si apre l’ampia cripta, scavata in epoca romanica ma rinnovata nel 1606 da Francesco Laurenzi, al quale subentrarono Giuseppe Dattaro e Giovanni Battista Maiolo dopo il rovinoso crollo della volta. La cripta è a tre navate, e conserva l’Arca dei santi Marcellino e Pietro, del 1506. L’arca fu scolpita dallo scultore rinascimentale Benedetto Briosco, allievo dell’Amadeo e autore del portale principale della Certosa di Pavia, all’inizio del XVI secolo, per la chiesa di san Tommaso a Cremona. In epoca barocca, all’inizio del Seicento, il sarcofago fu traslato in duomo nella sua sede attuale e ricostruito dallo scultore Matteo Galletti utilizzando le formelle originali del Briosco, oltre alla formella centrale con Cristo Risorto proviene dall’arca di S. Arealdo dell’Amadeo. Le volte a vela furono decorate dal pittore Rocco Scotti nell’Ottocento.
Sotto la Cripta riposano i vescovi di Cremona e i nove Protettori della città: Archelao, Arealdo, Babila, Facio, Imerio, Marcellino, Omobono, Pietro esorcista, Simpliciano.
Altare di Sant’Omobono
protettore della città e della Diocesi
Altare Maggiore della Cripta
Le storie dei Santi Marcellino e Pietro esorcista
Formelle
